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Insieme si cresce. Psicologia, didattica e pedagogia nella scuola a regime autonomo. Innovazione e scuola.
L’idea di questo lavoro nasce dal desiderio che induce l’autrice a
mettere in evidenza il suo modo di considerare la scuola del terzo millennio ed a mettere a disposizione del mondo della scuola e di chi, ancora giovane, è impegnato nella faticosa strada dello studio, la propria esperienza messa in atto durante la sua lunga carriera scolastica.
Il volume è uno strumento operativo ed innovativo, in quanto contiene
elaborazioni teorico/epistemologiche, unitamente ad adeguate attività
strategiche, applicabili nello scenario della scuola.
E’ una guida pratica, in cui la scrivente parla di metodo di studio
in una prospettiva ampia, perché penetra nelle dimensioni
psico/esistenziali del lavoro scolastico:
* Motivazione all’apprendimento;
* Fiducia in se stessi e negli altri;
* Autostima, rapporto docente/alunno;
* Didattica breve.
Trovano spazio finalità, obiettivi, competenze, progettualità integrata, esperienze innovative sulla politica generale della formazione docente e sull’animazione. Si sa che la rigidità della didattica tradizionale, ostacolo ad ogni innovazione e fonte di spreco, offusca la ricerca scientifica e quella della didattica avanzata.
Ne consegue che secondo il modo di vedere dell’autrice è importante che sul palcoscenico delle innovazioni l’uso dei laboratori e di percorsi di scuola-lavoro danno un senso di positività.
Il laboratorio oggi nel contesto scuola è determinante specialmente dove ci si rapporta con materiale umano anzi dalla protagonista è inteso come uno strumento molto efficace nel processo di insegnamento/apprendimento di tutte le discipline.
E’ evidente che il laboratorio non va inteso come una struttura, uno spazio attrezzato, ove gli alunni si esercitano, ma come “laboratorio della mente” , ossia come metodo che concepisce la mente dei ragazzi come attività mentale, nel cui contesto il cervello agisce attivamente,esplora,inventa e crea, sia che si tratti di studio di chimica e sia che si approfondisca una tematica di storia, filosofia, pedagogia ecc.. in qualsiasi istituto. In questo contesto la protagonista vede la scuola come vivaio di relazioni umane, dove risorse,materiale e progetti trasversali vengono sfruttati al massimo per incoraggiare la motivazione allo studio. A tale proposito predispone ipotesi di progetti, interdisciplinari. La scrittrice fa perno sul progetto “Musica” che fa da collante ad altri progetti e sul progetto “Lavorare con il Cuore” ispirato quest’ultimo alla pedagogia di don Milani e induce a riflettere come l’esperienza di Barbiana dà proprio l’input al fine di realizzare il processo formativo centrandolo sulla dinamica di un lavoro strategico e cooperativo, che considera protagonisti gli ultimi egli emarginati e che tutt’ora ci pone di fronte ad un lavoro progettuale,trasversale ed interdisciplinare e ad un nuovo ruolo della professionalità del docente. L’autrice mette in risalto il lavoro approfondito della mente umana, molto abile nell’elaborare le conoscenze, nell’organizzarle in esperienze avventurose ed impresarie, quali sono quelle che vengono messe in essere tramite attività di gruppo, di squadra e di laboratorio.
Il lavoro si conclude predisponendo un’ipotesi di “Stage Formativo” (Scenografiamo la tragi/commedia “Giulietta e Romeo”) ormai considerato come un addentellato di notevole spessore pedagogico e culturale proprio perché aiuta a superare forme di disagio/svantaggio ed handicap, orientando lo studente verso un lavoro cooperativo ed interculturale.A concludere il lavoro emerge un lavoro teatrale, finalizzato alla realizzazione di un MUSICAL, che vede mettere in atto, in percorsi interdisciplinari, la tragi/commedia di Shakespeare, in cui l’impianto scenico diventa un addentellato al fine di combattere la “dispersione scolastica” e la “demotivazione verso lo studio. Gli argomenti sono trattati in prospettiva dello studente, miranti ad incentivare un rapporto interattivo con lo studio e ad offrire nuovi orizzonti di grande utilità. La scrittrice cerca di inculcare quel messaggio di forza, grinta e passione per lo studio che altro non è che entusiasmo e amore per la vita.
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